Ciao e ben venuta! Hai fatto bene a scrivere qui visto che hai un problema simile, complimenti!
Studio molto, quindi credo di essere abituata a reggere carichi di studio pesanti e preferisco stressarmi per quello piuttosto che per un domani incertissimo.
Qui c'è un problema di fondo relativo al domani incertissimo, cioè non credere che il futuro da ingegnere biomedico sia molto più certo qui in Italia.
Come ho scritto qualche commento fa, il lavoro un ingegnere biomedico lo trova piuttosto spesso ma soprattutto in un campo NON biomedico, ad esempio ingegneria elettronica o informatica oppure meccanica (questo secondo ciò che è stato detto da un professore e che era particolarmente sicuro di ciò che diceva).
Io conosco qualcuno in farmacia che già lavora e so che se lavori in una farmacia (cosa non così difficile come credi) praticamente farai la commessa (se vai in una farmacia puoi vedere che in effetti non fanno altro che vendere prodotti farmaceutici).
Se lavori per un'azienda farmaceutica allora le possibilità di lavoro diminuiscono e da quanto mi è stato riferito si tratta di testare farmaci in particolare su cavie (che faranno inesorabilmente una brutta fine) oltre che in vitro o test su volontari. Se ci sono altri ambiti non me ne hanno parlato.
Il lavoro sottopagato all'inizio della carriera si ha quasi ovunque, ingegneria compresa, anche se magari in farmacia il lavoro è ancora più sottopagato (in media però non so quanto siano pagati né i farmacisti né gli ingegneri).
Comunque l'ingegnere biomedico sebbene potrebbe non lavorare per un campo biomedico è però molto reversibile in quanto ha basi di diverse ingegnerie, per cui si può adattare ad altri tipi di lavori. Il farmacista credo che invece sia già più specifico e trova lavoro in ambiti diversi dal suo più difficilemente (non sono sicuro di ciò, è un'ipotesi conoscendo i campi di applicazione)
Mi piacciono molto le materie biologiche, chimiche e mediche e quindi ero orientata o per ingegneria chimica, o per ingegneria clinica (sono due triennali),per poi fare la specialistica
Ingegneria chimica e ingegneria clinica sono parecchio diverse!
Dove le studieresti? Magari a seconda del posto trovi quella che fa più per te, sempre se deciderai di passare all'ingegneria.
Oltre allo scoglio di convincere i miei genitori, con tutto il fatto che una laurea così sia gratificante, dal punto di vista del dopo.. conviene?
Questo non te lo so dire, dipende. Se pensi di non trovarti bene in farmacia può darsi.
Non vorrei consigliarti le cose sbagliate ma a me il fatto della convenienza sembra una cosa molto soggettiva. L'importante però è avere una certa convinzione e impegno in quello che si fa, in questo modo si superano gli ostacoli anche più difficili. Se si fa del proprio meglio è già un buon passo.
Inoltre.. secondo voi, laurearmi con un anno in ritardo, è tanto grave per il lavoro?
Assolutamente no!
Conosco un sacco di persone che hanno iniziato la triennale anche tre o quattro anni dopo.
Le aziende in cui cerchi lavoro non guardano la tua età ma il tuo percorso di studio, le esperienze, la media e il tempo che impieghi per laurearti (non la tua età ma in quanto tempo hai impiegato per ottenere la laurea da quando ti sei iscritta).
Conosco una marea di persone che sono veramente in ritardo di alcuni anni nella laurea, se non ci fosse speranza per te non ce ne sarebbe nemmeno per tutti loro. Fortunatamente invece c'è speranza per loro e a maggior rgione per te