- domenica 15 maggio 2016, 19:45
#205
Salve Ragazzi!
Ho terminato da poco più di due mesi la Triennale di Ingegneria Biomedica alla Federico II di Napoli e, come la maggior parte dei laureandi nel capoluogo partenopeo, mi trovo ora ad un bivio: scegliere se restare o andare fuori verso qualche altra "meta". Sono più che deciso nella scelta di proseguire i miei studi nel ramo prettamente biomedico, nonostante molti commenti nei vari topic mi abbiano alquanto sconsolato circa gli eventuali sbocchi lavorativi futuri (onestamente non mi va di finire per essere un "rappresentante presso le aziende ospedaliere" ) (ah e ovviamente ho il grande desiderio di lavorare all'estero, poichè ritengo "formalmente concluso" il mio rapporto con l'Italia, in attesa di terminare il percorso universitario). Ho una grandissima passione per l'elettronica (beh sì, ho valutato anche l'ipotesi di un passaggio alla magistrale di elettronica, ma la risposta già l'ho espressa precedentemente ), il che mi ha portato a valutare tra le possibilità la specialistica in Strumentazione Biomedica al Politecnico di Torino (anche perché un percorso nel ramo elettronico in sé come Strumentazione, seppur non paragonabile alla Magistrale in Elettronica vera e propria, mi consentirebbe di avere eventualmente più possibilità presso aziende anche del ramo non propriamente biomedico).
Ora, per chi già fosse presente sul territorio e conoscesse in maniera più approfondita questa realtà, potrebbe gentilmente indicarmi, eventualmente, tra le quattro proposte (Biomeccanica, Bionanotecnologie, Informatica Medica ed appunto Strumentazione) quella con i maggiori sbocchi lavorativi? (preciso che adoro tutti i possibili rami proposti, dopo aver studiato il piano di studi in maniera approfondita).
Un'altra cosa, come funziona il Politecnico a livello di laboratori? Si fa molta pratica? C'è possibilità di migliorare anche "manualmente" dopo anni spesi a studiare solo teoricamente i concetti?
P.S. Scusatemi per il papiello e vi ringrazio anticipatamente per le risposte! Un abbraccio a tutti!
Ho terminato da poco più di due mesi la Triennale di Ingegneria Biomedica alla Federico II di Napoli e, come la maggior parte dei laureandi nel capoluogo partenopeo, mi trovo ora ad un bivio: scegliere se restare o andare fuori verso qualche altra "meta". Sono più che deciso nella scelta di proseguire i miei studi nel ramo prettamente biomedico, nonostante molti commenti nei vari topic mi abbiano alquanto sconsolato circa gli eventuali sbocchi lavorativi futuri (onestamente non mi va di finire per essere un "rappresentante presso le aziende ospedaliere" ) (ah e ovviamente ho il grande desiderio di lavorare all'estero, poichè ritengo "formalmente concluso" il mio rapporto con l'Italia, in attesa di terminare il percorso universitario). Ho una grandissima passione per l'elettronica (beh sì, ho valutato anche l'ipotesi di un passaggio alla magistrale di elettronica, ma la risposta già l'ho espressa precedentemente ), il che mi ha portato a valutare tra le possibilità la specialistica in Strumentazione Biomedica al Politecnico di Torino (anche perché un percorso nel ramo elettronico in sé come Strumentazione, seppur non paragonabile alla Magistrale in Elettronica vera e propria, mi consentirebbe di avere eventualmente più possibilità presso aziende anche del ramo non propriamente biomedico).
Ora, per chi già fosse presente sul territorio e conoscesse in maniera più approfondita questa realtà, potrebbe gentilmente indicarmi, eventualmente, tra le quattro proposte (Biomeccanica, Bionanotecnologie, Informatica Medica ed appunto Strumentazione) quella con i maggiori sbocchi lavorativi? (preciso che adoro tutti i possibili rami proposti, dopo aver studiato il piano di studi in maniera approfondita).
Un'altra cosa, come funziona il Politecnico a livello di laboratori? Si fa molta pratica? C'è possibilità di migliorare anche "manualmente" dopo anni spesi a studiare solo teoricamente i concetti?
P.S. Scusatemi per il papiello e vi ringrazio anticipatamente per le risposte! Un abbraccio a tutti!