Passione per Biomedica ma tanti dubbi
Messaggio da leggereInviato:giovedì 15 ottobre 2015, 22:32
Salve ragazzi, c'è tanto da scrivere e prima di iniziare ringrazio chi avrà la pazienza di leggere tutto, ho davvero bisogno dei vostri consigli, non ho mai parlato con ingegneri biomedici o con futuri ing e ne ho tanto bisogno. Come già detto nella mia presentazione, frequento il secondo anno di Ingegneria dell'Informazione presso l'Università del Salento ma mi piacerebbe specializzarmi altrove in Biomedica. Purtroppo però lotto tra quella che è la mia passione e i dubbi della situazione attuale ma dovrei iniziare da un pò più indietro per raccontarvi al meglio. Ho frequentato il Liceo Scientifico ed ero tra i più bravi della classe (voto finale 100/100), ho sempre mostrato un'antipatia per le materie umanistiche come italiano, latino, storia, filosofia e non sopportavo quei libroni e quegli autori da studiare. Al contrario facevo con molta più tranquillità materie come matematica e fisica, a volte mi divertivo pure a risolvere i problemi e poi ero tanto affascinata da materie come scienze, biologia e chimica. Ho sempre pensato che studiare gli autori ormai morti non sarebbe mai servito per il futuro, volevo fare da grande qualcosa che sarebbe servito un domani, riuscire in qualche modo a portare con la mia attivirà uno sviluppo! Al momento della scelta universitaria ero indecisa tra Ingegneria e Medicina, avendo categoricamente scartato tutto il resto. Purtroppo però, mi dispiace dirlo, ma non sono molto stata seguita in questa scelta, non ho avuto nessuno che mi consigliasse, ma non perchè la mia famiglia non si interessasse a me ma semplicemente perchè erano lontani da queste due realtà, non ho in famiglia nè medici nè ingegneri, nemmeno con un grado di parentela lontano e non erano in grado quindi di spiegarmi cosa avrei trovato in un caso o nell'altro o come fare per prepararmi per una scelta o per un'altra, insomma sono arrivata in quinto superiore ed è stato lì che ho scoperto che entrare in medicina è una cosa impossibile se non si studia almeno dal terzo anno di liceo per prepararsi ad entrare. Certo direte, avrei potuto informarmi da sola, in fondo è un problema di cui si parla sempre ma il punto è che fino al quinto superiore non mi sono mai e poi mai posta il problema di cosa avrei fatto da grande e quindi ho iniziato ad informarmi solo quando è arrivato il momento della scelta. Inoltre hanno iniziato a parlarmi dell'ancora più difficile caso della specialistica, del fatto che sia difficile entrare, ancor di più se non si hanno raccomandazioni (e io non ne ho nessuna). In quinto superiore non sarei mai riuscita ad entrare in medicina, per quanto mi piacessero cose come biologia o chimica, abbiamo avuto un prof che non le ha trattate nella maniera giusta ma in un modo molto superficiale, non mi sentivo preparata, sapevo che avrei dovuto iniziare a studiare molto prima e poi l'idea di rimanere uno o due anni fuori, fare poi 6 anni di studi (se tutto va bene), rischiare di perdere altri anni prima di entrare nella specialistica (anche perchè non sono tipa che si accontenta della prima specialistica in cui riesce ad entrare, ce ne sono un paio che mi sarebbero piaciute e sono tra quelle più difficili), rischiare di non entrarci proprio e poi passare altri 5 anni, mi spaventava tantissimo! Ho pensato 10-12 anni di studio per me che odio i libroni nonostante mi piacciano gli argomenti, sono troppi e con quanti rischi! Nessuno mi aveva spiegato che in specialistica vieni pagato e gli esami sono 1-2 per anno e sono solo una formalità, se me lo avessero detto avrei pensato diversamente, nel senso sarebbero stati 6 anni duri (solo uno in più di ingegneria) e poi avrei in qualche modo già iniziato a lavorare in specializzazione non sentendo troppo il peso dello studio.. Io pensavo che anche i 5 anni di specializzazione fossero seduti su un banco all'università. Tutto questo mi ha fatto scartare Medicina. Così ecco Ingegneria, si ma quale? Un bel giorno il mio prof mi parla di Ingegneria Biomedica e rimango folgorata letteralmente, corro a casa mi metto davanti al computer e passo ore a leggere informazioni e guardare video su youtube di spiegazioni, sento come accendersi un qualcosa dentro di me, sento svanire ogni pensiero verso medicina e sento dentro di me una vocina che mi dice "Ingegneria Biomedica è la tua strada". Una laurea che vedevo perfetta, il giusto incontro tra Medicina e Ingegneria, senza tutti quei problemi di accesso, con soli 3+2 anni e la possibilità di unire progettazione e tecnologia (che dimenticavo di dire sono comunque una cosa che mi piace tantissimo, passo ore al computer e con la tecnologia in generale) alla medicina. Rimanevo letteralmente a bocca aperta di fronte ad articoli che parlavano della progettazione di organi artificiali: pensare di poter progettare e realizzare ad esempio un cuore artificiale da ingegnere mi attirava più della cura di un cuore malato da medico. Per non parlare delle applicazioni della biomedica nello sport (che amo!), la realizzazione di tecnologie sempre più importanti per supportare la medicina e insomma tutto il mondo biomedico, posso dire di essermi innamorata. Purtroppo dove vivo io (Puglia) non esiste alcun corso di Ingegneria Biomedica e per diversi motivi non potevo in alcun modo spostarmi, ho vissuto malissimo questa cosa, non riesco nemmeno a dirvi quanto! Alla fine su pressione dei miei genitori mi convinto a iniziare Ingegneria dell'Informazione a Lecce, con l'idea che poi avrei finalmente preso la magistrale in Biomedica in un'altra città ed eccomi qui al secondo anno. Ho fatto tutti gli esami del primo anno ed ho anche la media del 29, ma non sono felice. Nel mio corso si fa tanta informatica e tanta elettronica e ovviamente non c'è l'ombra della scienza, biologia, anatomia che tanto mi piace ma diciamo che ero disposta a sopportare il tutto, in fondo mi sto costruendo una base solida in informatica ed elettronica che comunque sarà importantissima nell'ambito biomedico alla specialistica. Il problema vero e proprio è un altro: la situazione per Ingegneria Biomedica in Italia. Come avete potuto cogliere, io di questo percorso di studi amo gli stimoli che è in grado di dare, il suo grande carattare affascinante, la magia del creare organi artificiali, mani bioniche,occhio bionico, arti robotici, sistemi ad alta tecnologia, pacemaker, defibrillatori, valvole cardiache(si avete notato bene, mi piace molto l'ambito cardiaco), roba super tecnologica e che mi faccia sentire fiera del mio lavoro, della possibilità di aiutare con questo tantissime persone. La realtà che invece ho notato è che gli ingegneri biomedici finiscono col diventare consulenti in ambito elettromedicale, lavorano nel commercio di protesi e si occupano della manutenzione di dispositivi. Cosa c'è di affascinante e stimolante in questo? Inoltre non vengono presi molto in considerazione e vengono spesso preferiti meccanici, elettronici o informatici. Solo all'estero gli ingegneri biomedici vengono riconosciuti ma io non voglio andarci, non voglio lasciare il mio Paese, la mia famiglia, non voglio. Il mondo mi è crollato addosso, sto facendo un percorso di studi che mi porterà a cosa? A fare un lavoro totalmente diverso da quello che avevo immaginato, totalmente. Inoltre è un percorso di studi difficilissimo, rischi di non trovare lavoro ci sono e non farò quello per cui ho studiato. Sto malissimo davvero, sono nella confusione totale. Ho pensato di prendere la specialistica in gestionale (dicono che il 93% dei gestionali lavora dopo la laurea e bene anche) ma è una cosa che non mi piace per niente, cioè sarebbe solo una scelta per avere un posto di lavoro sicuro ma starei male, malissimo. Ho pensato addirittura di mollare tutto e di prepararmi per il test di Medicina dell'anno prossimo, non posso rinunciare a questo campo che io avevo inglobato in Ingegneria Biomedica avendo a che fare sempre con il corpo umano, ma così perderei ben 2 anni! Che diventano pesanti visti quanti ne passeranno ancora! E poi delle specialistiche a me piacerebbe cardiologia ed è una delle più difficili riguardo l'accesso, e io ripeto non ho nessuno, dovrei fare leva solo sulle mie capacità, posso davvero buttare via Ingegneria per iniziare un percorso che non so quando finirà e se davvero finirà? Sto davvero male, se mi chiedeste cosa preferisco tra medicina e ingegneria biomedica (ma come la vedo io e non come è attualmente) vi rispondo ingegneria biomedica ma l'idea di essere un consulente commerciale mi uccide. A questo punto non posso essere nè un ingegnere biomedico nel vero senso della parola e nè un medico. Perchè l'Italia è così? Perchè? Cosa devo fare ora? Io voglio fare le cose che vi ho detto, mi sento inutile attualmente e in totale confusione. Come posso realizzare il mio sogno restando in Italia? Aiutatemi