Il primo forum italiano per l'Ingegneria Biomedica

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Esperienze di studio nei corsi di laurea in Ingegneria Biomedica degli atenei italiani ed esteri
By Orlando96
#1201
Buongiorno a tutti,
Sono uno studente laureato in medicina da poco, con una grande passione per la matematica e le materie scientifiche, intenzionato a proseguire gli studi approfondendo questo lato più tecnico.

Sto quindi valutando se iscrivermi a una seconda laurea, in Ingegneria Biomedica, e questo blog mi è stato molto utile per comprendere quali fossero le possibilità e approfondirle, ringrazio pertanto molto di ciò questa bella community!

Scrivo perché conservo ancora qualche dubbio, nella speranza che qualcuno sappia darmi qualche consiglio.
I miei dubbi sono principalmente di natura lavorativa/occupazionale, dal momento che sono abbastanza motivato ad applicarmi nello studio con continuità.

1 - Come viene accolto un laureato in ingegneria biomedica con la sola triennale nel mondo del lavoro? Le competenze acquisite nella triennali sono sufficienti per competere e trovare occupazione?
Il mio grande sogno sarebbe quello di riuscire a svolgere attività clinica e congiuntamente indirizzare le competenze bioingegneristiche per la ricerca o l'utilizzo di tecnologie diagnostiche e terapeutiche avanzate.

2 - Una delle strade che mi interessa maggiormente è quella della Biostatistica: il profilo dell'ingegnere biomedico ha possibilità di lavorare nel ramo della gestione e elaborazione di dati? Magari integrando le competenze con un master?

Vi ringrazio in anticipo se qualcuno sapesse offrirmi il suo prezioso punto di vista!
Grazie anche per aver letto!
Ciao
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By Ste Pani
#1202
Ciao!
Innanzitutto complimenti sia per la laurea ottenuta sia per la volontà nel voler affrontare un secondo percorso di studi.

Cerco di dare una risposta ad entrambe le domande.
Orlando96 ha scritto:
Come viene accolto un laureato in ingegneria biomedica con la sola triennale nel mondo del lavoro? Le competenze acquisite nella triennali sono sufficienti per competere e trovare occupazione?
La sola triennale in Ingegneria Biomedica può portare a dei lavori, sebbene generalmente le possibilità sarebbero maggiorni con più esperienza.
In genere le mansioni non sono di ingegneria biomedica ma più di ingegneria generale e, a seconda della triennale scelta, possono spaziare in ambito industriale o in ambito dell'informazione.
Se l'idea è quella di stare in una struttura sanitaria, la cosa è possibile ma non molto facile.
Orlando96 ha scritto:
Una delle strade che mi interessa maggiormente è quella della Biostatistica: il profilo dell'ingegnere biomedico ha possibilità di lavorare nel ramo della gestione e elaborazione di dati? Magari integrando le competenze con un master?
L'ingegnere biomedico ha la possibilità di lavorare in campo gestionale all'interno delle strutture sanitarie e il ruolo assunto è quello di ingegnere clinico.
Per quanto riguarda l'elaborazione di dati, anche questo è compito dell'ingegnere biomedico ma dipende da cosa intende: i dati statistici e gestionali sono nuovamente presi in carico da ingegneri clinici.
I dati biomedici su parametri vitali e la loro elaborazione in forma leggibile dai medici e altro personale sanitario è invece preso in carica dall'ingegnere specializzato in strumentazione biomedica ed implica una più gorssa conoscenza dell'elettronica ed informatica, mentre non è richiesta la conoscenza in ambito gestionale.

Dove studiare? Noi abbiamo a disposizione una pagina riguardante gli atenei italiani che offrono corsi di laurea in ingegneria biomedica che è possibile consultare.

Ora, mi pare di intendere che ti interessi più il ramo di Ingegneria Clinica (correggimi se sbaglio), ma questa è insegnata alla triennale sono alla Sapienza di Roma, mentre nelle altre regioni è una specialistica e per le strutture sanitarie pubbliche converrebbe avere la magistrale per rientrare nei concorsi.

Un'alternativa, sarebbe una triennale in ingegneria gestionale, visto che comunque le competenze mediche e biologiche le hai già ottenute. Non si tratta di ingegneria biomedica ma se ti interessa solo l'ambito gestionale, penso che sia la scelta migliore.

Detto ciò, mi preme voler dire che l'Italia ha grande necessità di medici, mentre non ha una grossa necessità di ingegneri biomedici, tanto da far lavorare la maggior parte di essi in ambiti che sono ben al di fuori della sanità.
Per cui, parere del tutto personale, penso che oggigiorno una laurea in medicina possa aprire molte più porte in ambito sanitario di quanto possa fare una laurea in ingegneria biomedica, specie se triennale.
In ogni caso, tentar non nuoce e male che vada avrai solo acquisito maggiore conoscenze da porter applicare in campo medico.

Spero di essere stato utile e se ci sono altre domande, non esitare a scrivere!

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