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Esperienze di studio nei corsi di laurea in Ingegneria Biomedica degli atenei italiani ed esteri
By RobertoS1997
#1160
Ciao a tutti, intanto chiedo scusa se non ho postato nella sezione corretta, ma sono appena iscritto e non sono molto pratico! Detto ciò, mi presento: sono uno studente di ingegneria biomedica alla triennale dell'università di Palermo, che a breve dovrà fare la scelta per il corso magistrale. A tal proposito sono pieno di dubbi. Il mio corso triennale è incentrato più sulla mecccanica e la biomedica, e molto poco sull'elettronica e informatica, cose che onestamente non mi appassionano più di tanto. Per questo motivo sono convinto di voler intraprendere un corso magistrale incentrato più sul ramo biologico, fisiologico o eventualmente meccanico. Ho visto un po' in giro su internet, e ho notato che di particolare interesse ci sono i corsi di biomeccanica del poliTo e il corso chiamato "Cellule, tessuti e dispositivi" dell'università di Pavia. Mi sapreste dare informazioni a riguardo? O mi sapreste consigliare altri corsi e università che abbiano questo genere di orientamenti? Grazie in anticipo!
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By Ste Pani
#1161
Ciao Roberto,
se vuoi conoscere altre università, abbiamo una pagina apposita sugli atenei italiani che puoi conslutare tutte le volte che desideri!

Cosa vorresti sapere?
Io come consigli posso dirti che una delle cose che devi verificare sono gli esami e il tuo interesse nell'acquisire quelle particolari competenze.
Ci sono poi altre informazioni che puoi torvare nei siti dei vari atenei che potrebbero darti un incentivo maggiore, quindi dai un'occhiata a questi siti.
Come puoi anche dare un'occhiata al luogo in cui si trova l'ateneo, ad esempio per vedere se e quante biblioteche ci sono, se c'è la mensa, il collegamento coi mezzi pubblici, eccetera.

Puoi poi vedere se il tuo interesse è maggiore in campo meccanico o in campo tissutale anche a seconda di cosa vorresti fare come lavoro (vedi ad esempio la pagina delle professioni).

Ci sono altre cose più circostanziali che però possono dare un contributo nella scelta come ad esempio il luogo in cui è situato l'ateneo, il costo medio della città, la distanza da dove abiti e la possibilità di tornare nella tua regione.

Per quanto riguarda Torino, io ho fatto la magistrale proprio lì e ho fatto proprio biomeccanica. Nel sito trovi anche dei "consigli" su quali esami a scelta servono per un particolare lavoro. E l'ateneo è ben collegato con le aziende del territorio.
Ti dico che ci sono stato un po' di anni fa, le cose potrebbero essere cambiate, però chiedi pure quel che preferisci!

Purtroppo invece non so dirti nulla di Pavia non essendoci mai stato.

Potresti anche farti una tabella coi pro e i contro di tutti i corsi di laurea magistrale che ti interessano.
Spero che almeno le poche cose che ho detto possano esserti di aiuto!
By RobertoS1997
#1162
Ciao, intanto grazie per la risposta.

Allora per quanto riguarda un mio futuro lavoro mi piacerebbe lavorare nell'ambito delle protesi biologiche o meccaniche. Escludo quindi ciò che riguarda le strumentazioni e tutto ciò che è informatico o elettronico. Il lavoro che sarebbe più adatto alle mie conoscenze e a ciò che mi piace penso sia il progettista di protesi biologiche, o al massimo di protesi meccaniche. Proprio per questo tra le papabili scelte c'erano magistrali che spaziavano dalla biomeccanica a campi più biologici come tessuti ecc.

Dato che hai detto di aver studiato al PoliTo, sai dirmi qualcosa sulla magistrale in bionanotecnologie? Oppure pensi che una magistrale in biomeccanica rispecchi meglio le preferenze che ho detto?

Infine per quanto riguarda la città e le altre questioni legate a queste, non ho preferenze o problemi nella scelta di una città o un'altra, solo che essedo uno sforzo economico importante vorrei che ne valesse la pena e quindi scegliere il giusto compromesso tra ciò che mi piace e ciò che potrebbe essere meglio per il mio futuro.
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By Ste Pani
#1165
Ciao,
Scusa il ritardo, impegni vari...
RobertoS1997 ha scritto:
Allora per quanto riguarda un mio futuro lavoro mi piacerebbe lavorare nell'ambito delle protesi biologiche o meccaniche. Escludo quindi ciò che riguarda le strumentazioni e tutto ciò che è informatico o elettronico. Il lavoro che sarebbe più adatto alle mie conoscenze e a ciò che mi piace penso sia il progettista di protesi biologiche, o al massimo di protesi meccaniche. Proprio per questo tra le papabili scelte c'erano magistrali che spaziavano dalla biomeccanica a campi più biologici come tessuti ecc.
Beh sì è più o meno quello che hai scritto prima, sicuramente devi fare un qualcosa in ingegneria industriale come ciò che hai citato.
RobertoS1997 ha scritto:
Dato che hai detto di aver studiato al PoliTo, sai dirmi qualcosa sulla magistrale in bionanotecnologie? Oppure pensi che una magistrale in biomeccanica rispecchi meglio le preferenze che ho detto?
Guarda, potresti sempre scegliere un percorso specifico ma poi puoi scegliere gli esami a sceta e/o i crediti liberi dell'altro percorso, come ho fatto io stesso: avevo scelto biomeccanica con gli esami a scelta di bionanotecnologie.
Purtroppo se vieni da fuori alcuni esami a scelta te li tolgono e dovrai fare invece altri esami obbligatori della triennale (che nel mio caso ho trovato molto poco utili rispetto al mio percorso voluto).

Quale percorso scegliere fra i due?
Personalmente, ho trovato gli esami di bionano molto discorsivi, pochi esercizi e poche cose che mi ricordavano l'ingegneria dei primi anni della triennale. Ci dovrebbero essere ancora dei piccoli laboratori.
Si tratta comunque dell'ambito più vicino alla ricerca e alle novità, gran parte dei corsi trattavano di novità in campo biomedico e di ricerche scientifiche fatte negli ultimi anni.
Se cerchi protesi biologiche o creare nuovi dispositivi impiantabili, secondo me è la scelta migliore.
Io tenderei a consigliarlo nel caso in cui vuoi fare ricerca universitaria nei laboratori, quindi in sostanza continuare con un dottorato dopo la laurea (parere del tutto personale).

Biomeccanica invece tratta più di esercizi di meccanica, meno discorsivo. Oltre alle esercitazioni, ricordo che l'unico vero laboratorio era l'utilizzo di software diversi per ricreare al computer un osso da immagini TC.
Se cerchi protesi soprattutto meccaniche datate o alcune su misura, è secondo me la scelta migliore.
Personalmente la vedo incentrata in un ambito più anziendale e meno di ricerca, non facile comunque trovare sin da subito una posizione aperta e non è facilissimo nemmeno dopo.

Ci sono comunque eccezioni, fare ricerca per la biomeccanica è possibile anche per protesi biologiche come immagino sia possibile lavorare in aziende dopo una laurea magistrale in campo delle bionanotecnologie.

Secondo me, credo la prima cosa che devi fare sia consultare il rappresentante del corso di laurea magistrale per capire quali e quanti corsi devi recuperare, così capisci quanti esami a scelta puoi sostenere.
Una volta che hai queste informazioni, puoi vedere gli esami da sostenere che preferisci e crearti il tuo percorso di studio ideale.
By RobertoS1997
#1168
Quindi secondo te con un percorso in una facoltà ad ambito più biologico che meccanico, come ad esempio Bionanotecnologie, potrebbe portarmi solo a campi di ricerca?
Diciamo che il mio obiettivo non è proprio fare il ricercatore men che meno rimanere in ambito accademico con dottorati ecc.
Cercavo nel mio futuro qualcosa di più concreto, come la progettazione vera e propria. Secondo te quale corso potrebbe essere più adatto a questi requisiti?

Mentre per quanto riguarda i settori industriali che hai detto prima, in cosa consistono? Cioè cosa effettivamente si potrebbe riuscire a fare, e quali sarebbero le facoltà o i corsi più adatti?

Grazie ancora in anticipo e scusa se chiedo tanto, ma purtroppo spesso si tende a scegliere un percorso per via delle materie che intrigano, e poi ci si ritrova a non avere idea di cosa si andrà a fare. E questo è proprio il mio caso in molti settori...
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By Ste Pani
#1169
Purtroppo le risposte non sono molto semplici perché in ogni cosa ci sono sempre molte eccezioni che, a differenza del detto, non confermano la regola.
Quindi secondo te con un percorso in una facoltà ad ambito più biologico che meccanico, come ad esempio Bionanotecnologie, potrebbe portarmi solo a campi di ricerca?
No, quel che ho detto è che l'ambito più chimico-biologico si presta meglio alla ricerca perché tendono a migliorare o a inventare cose che sono alla frontiera delle applicazioni odierne.
Ti faccio un esempio: microdispositivi di "drug delivery" (rilascio di farmaco) che trasportano il farmaco direttamente su un tumore, possono evitare la chemioterapia potenzialmente. Il problema è che ancora questi micro dispositivi non sono efficaci o efficenti quanto lo è la chemioterapia odierna, sebbene potrebbero avere molte meno controindicazioni, per cui bisogna fare ricerca per migliorarli e renderli il nuovo gold standard contro i tumori.
Questo comunque non significa né che non possa trovare lavoro in aziende fuori dall'università, né che non possa progettare. La costruzione ad esempio dei micro dispositivi di cui ho parlato poco fa è comunque una progettazione.

E questo porta alla tua seconda domanda:
Cercavo nel mio futuro qualcosa di più concreto, come la progettazione vera e propria. Secondo te quale corso potrebbe essere più adatto a questi requisiti?
Dipende da cosa vuoi progettare: se intendi protesi meccaniche passive, sicuramente biomeccanica è la migliore. Se intendi protesi attive (ad esempio quelle che si muovono col pensiero) in parte ci si riferisce alla biomeccanica ma un gran lavoro la fa anche la componente informatica che tu vorresti evitare.
Se vuoi progettare dispositivi più piccoli e impiantabili, come ad esempio degli stent vascolari che magari hanno anche la possibilità di rilasciare farmaci in loco, in questo caso entrano in atto sia la bioingegneria meccanica sia la bioingegneria chimica.
Mentre per quanto riguarda i settori industriali che hai detto prima, in cosa consistono?
Io mi riferivo più che altro ai titoli dei corsi:
L-8 = laurea in ingegneria dell'informazione (prevalenza di elettronica, informatica, ecc...), che è quel che non vuoi fare;
L-9 = laurea in ingegneria industriale (prevalenza di meccanica, chimica, ecc...), che è quel che vorresti fare.
Per la magistrale è un po' diverso. Diciamo che la distinzione fra informazione e industriale è più utile per l'Esame di Stato rispetto alle singole lauree magistrali, che infatti sono tutte LM-21 e quindi equiparabili, sebbene è qui che entrano in gioco più differenze fra i corsi.
Cioè cosa effettivamente si potrebbe riuscire a fare, e quali sarebbero le facoltà o i corsi più adatti?
In ambito specifico, ti ho già mandato il link delle professioni dell'ingegnere biomedico. Con ambito industriale (cioè meccanico, chimico, ecc...) potenzialmente potresti progettare protesi passive, progettare organi artificiali, progettare dispositivi impiantabili passivi, aiutare nella realizzazione di protesi o dispositivi attivi (cioè, in sostanza, che hanno bisogno di elettronica e/o informatica), puoi avere a che fare con l'ingegneria dello sport o con l'ingegneria della riabilitazione, oppure in automotive potresti aiutare nello sviluppo di manichini o nelle tecnologie per salvare la vita ai passeggeri, oppure ancora potresti spaziare nell'ambito della ricerca e sviluppo di nuovi dispositivi o tencologie, eccetera eccetera.

In ambito non specifico, gli ingegneri sono in parte "intercambiabili", cioè ad esempio un bioingengere meccanico può ricoprire il ruolo di un ingegnere meccanico, un bioingegnere chimico può ricoprire il ruolo di un ingegnere chimico e così via. Potresti anche specializzarti in meccatronica per avere sia basi meccaniche sia di elettronica. Oppue potresti aiutare lo sviluppo di software che sono utili per applicazioni biomeccaniche o biochimiche o anche semplicemente industriali in generale. E in realtà, un biomedico ha basi sia meccaniche e chimiche sia elettroniche ed informatiche, quindi potenzialmente potresti fare anche lavori degli ultimi due settori sebbene ti sei specializzato in uno dei primi due.

Le strade sono tante, non è facile capire cosa si desidera fare e difficilmente si ha il lavoro desiderato sin da subito dopo la laurea, spesso bisogna sudarselo anche dopo.
Secondo me devi scegliere il percorso che più ti ispira e pian piano te lo costruisci come meglio credi: parti dalla magistrale che potrebbe offrire più spazio alle opportunità che gradisci, scegli gli esami a scelta pensando a cosa vorresti apprendere e anche dopo la laurea se ti dovesse mancare qualcosa puoi sempre fare dei corsi in più, compresi master. Magari non si avrà subito quel che si vuole ma pian piano ci si raddrizza o ci si accontenta, il mondo del lavoro funziona anche così.

Scusa la risposta chilometrica, spero almeno di aver dato un aiuto benché minimo, alla fine dipende tutto da te, qualsiasi siano i consigli che ricevi.

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