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Magistrale Biomedica o Telecomunicazioni

Messaggio da leggereInviato:giovedì 13 settembre 2018, 12:20
da Raissa95
Buongiorno ragazzi, a ottobre mi laureerò in Ingegneria dell'Informazione ma ho sempre voluto lavorare in ambito biomedico soprattutto nel settore ricerca e sviluppo. Mi ha sempre affascinato l'ingegneria biomedica e le grandiosi innovazioni che può portare sotto ogni punto di vista. Devo valutare la scelta per la magistrale e purtroppo per biomedica ho sempre sentito pareri non bellissimi, come a livello lavorativo per il quale si dice che si finirebbe sicuramente nel commerciale, a fare i venditori o i rappresentanti della strumentazione medica. Non era questo il mio progetto di ingegnere biomedico, ma ciò che mi piacerebbe fare è contribuire in maniera importante alla realizzazione e progettazione di tutte quelle cose che reputo così affascinanti, come appunto organi artificiali, protesi, strumenti innovativi, approfondire la neuroingegneria, ecc... Insomma non voglio essere una rappresentante, io amo la parte quella davvero magica di questo possibile lavoro. Per questo motivo insomma ho un pò paura a intraprendere ingegneria biomedica, perchè non vorrei finire davvero a fare un lavoro che non era quello dei miei sogni, ed inoltre non ho intenzione di andare all'estero. Così ho valutato anche un'altra possibilità: rimanere nella mia città e fare la magistrale in Ingegneria delle telecomunicazioni e delle tecnologie elettroniche per poi prendere eventualmente un master in biomedica o fare qualche corso che possa aiutarmi ad entrare in questo mondo. Ho valutato questa opportunità anche perchè potrei rimanere nella mia città, mentre per fare ingegneria biomedica dovrei spostarmi di tanti km (con tutte le incertezze del caso e del lavoro futuro, preferirei spostarmi solo se ne valesse davvero ma davvero la pena). Così volevo chiedervi, secondo voi, questa è una strada percorribile? Potrei in questo modo, con la laurea in telecomunicazioni ed elettronica, lavorare nell'ambito biomedico? Riservandomi, se non dovessi riuscirci, di spendere comunque la mia laurea per quello che è senza correre il rischio di finire nel commerciale? Oppure, se dovessi prendere questa scelta, mi precluderei definitivamente di lavorare nell'ambito biomedico perchè avrei troppe lacune? Secondo voi, fra le due, qual è la strada migliore? Grazie mille a tutti e un saluto!

Re: Magistrale Biomedica o Telecomunicazioni

Messaggio da leggereInviato:mercoledì 19 settembre 2018, 19:47
da Ste Pani
Ciao.
a livello lavorativo per il quale si dice che si finirebbe sicuramente nel commerciale, a fare i venditori o i rappresentanti della strumentazione medica
Ci credi che sei la prima persona che sento dire questa cosa?
Non ho ancora sentito da nessuno dei miei conoscenti laureati in ingegneria biomedica qualcuno che mi abbia detto che lavora come rappresentante commerciale, cosa che probabilmente potrebbe fare meglio un ingegnere gestionale tra l'altro.
No semmai un problema dell'ingegnere biomedico al livello delle industrie è che potrebbe non ricadere in ambito biomedico (o almeno non subito) e che non si può mettere in prorpio perché la concorrenza è al livello mondiale.
Se ti piace fare ricerca, io ti consiglierei una magistrale in biomedice e poi un dottorato di ricerca presso la stessa università.
rimanere nella mia città e fare la magistrale in Ingegneria delle telecomunicazioni e delle tecnologie elettroniche per poi prendere eventualmente un master in biomedica o fare qualche corso che possa aiutarmi ad entrare in questo mondo
Dipende da cosa vorresti fare: è possibile che un ingegnere delle communicazioni venga assunto in un ramo biomedico se ciò che sta facendo è coerente con le sue competenze e conoscenze. Però, secondo me, se vuoi fare biomedica tanto vale farla sin dal prima possibile, così ti risparmi i corsi in più di cui parli.
Inoltre, avendo già una laurea triennale, nulla ti vieta di trovare un qualche lavoro "cuscinetto" in ingegneria dell'informazione finché non troverai qualcosa che ti affascina di più.