Ciao Francesco!
Cerco di rispondere al tuo importante dubbio... io sono laureata in Ingegneria Biomedica e specializzata in Ingegneria Clinica, lavoro in p.IVA ma ho lavorato alcuni anni come dipendente.
L'
ingegnere biomedico si occupa di tre ambiti fondamentali:
1- progettazione di macchinari sanitari e dispositivi medici;
2- programmazione informatica di software per i macchinari sanitari;
3- gestione sanitaria.
Chiaramente il tutto dipende da che tipo di specializzazione scegli
(Classe di laurea LM-21):
- l'
ingegnere clinico si occupa principalmente della gestione sanitaria (lavora all'interno degli ospedali e controlla e fa manutenzione dei macchinari oltre ad occuparsi di acquistare dispositivi aggiuntivi),
- il
bioingegnere si occupa principalmente di progettazione aziendale di macchinari e dispositivi, ma anche di biotecnologie e informatica medica sempre nel comparto aziendale;
- chi si specializza in
Tecnologie Biomediche e Ingegneria per la Salute si occupa di patologia, prototipazione e elettronica medica in ambito aziendale;
- chi si specializza in
Ingegneria della Riabilitazione e Biomateriali si occupa di dispositivi per la riabilitazione e la gestione delle disabilità come ad esempio esoscheletri e protesi;
Ci sono altre specializzazioni più settoriali che eventualmente possiamo descriverti meglio.
Parliamo adesso di lavoro.
Il lavoro esiste, ma devi entrare nell'ottica delle idee che non diventerai milionario appena uscito dalla magistrale.
Dovrai fare l'apprendistato e capire quale ambito vuoi sviluppare.
Ambito aziendale: le aziende ci sono, cercano spesso e ti preparano bene. In Italia ci sono molte sedi di multinazionali del settore, ovvero
Siemens, G.E., Canon-Toshiba, Mindray, Philips, che assumono per molti ambiti come ad esempio la progettazione o la realizzazione di nuovi prodotti; cercano spesso anche nuovi agenti di vendita per appunto distribuire i prodotti. Ci sono aziende di manutenzione che si occupano di gestire di macchinari negli ospedali con gare d'appalto pubbliche. Le più diffuse in Italia sono
Tecnologie Sanitarie, Officina Biomedica, Sidem. Ci sono aziende di dispositivi medici come ad esempio
Omron, Sira, Mortara, Cardioline, che cercano progettisti e agenti.
Ambito di ricerca: chiaramente un ambito fondamentale e ogni università ha i suoi ricercatori oltre ad aziende che si occupano di ricerca e formazione. Io vivo in Veneto e qui c'è
H-Farm che si occupa di questo, ma di sicuro in Italia ci saranno altre realtà di ricerca extra universitaria che però io non conosco.
Ambito ospedaliero: Ogni ospedale e struttura sanitaria deve avere uno o più ingegneri che si occupino della gestione dei macchinari e delle gare d'appalto per i macchinari oltre che della manutenzione ordinaria. Solitamente sono ingegneri clinici. Ci si candida tramite concorso per le strutture pubbliche (solitamente negli annunci di concorsi pubblici è inserito il livello di CCNL così puoi controllare le tabelle dello stipendio) o tramite annuncio per quelle private.
Per darti un imput su "dove sono gli annunci", la risposta ad oggi è prevalentemente una:
LinkedIn.
La mia esperienza è iniziata in ambito aziendale ed è proseguita in ambito sanitario. Ho lavorato 8 anni come dipendente di una multinazionale del settore come progettista con un contratto da dipendente regolato dal CCNL per i lavoratori operanti nel settore della sanità. Ho fatto carriera e ho avuto molta formazione, ma mi ha aiutato molto saper parlare 3 lingue perchè le aziende grandi lavorano tanto tra le varie sedi e riuscire ad interagire con più nazioni era una skill importante. Quindi se conosci solo l'inglese, potrebbe essere utile integrare una seconda lingua straniera se ti piace l'ambito aziendale.
Poi ho deciso di aprire la p.iva perchè volevo una attività mia da gestire come volevo e per coprire un settore di mercato che avevo notato essere poco seguito. Così ho aperto la mia società e ho iniziato a lavorare con gli ospedali e le cliniche private che avevo conosciuto negli anni precedenti. Chiaramente non offrivo un servizio simile all'azienda in cui avevo lavorato, ma qualcosa di innovativo e ho realizzato i progetti che mi ero prefissata e sto continuando. Chiaramente la p.iva è un grande rischio; devi entrare nell'ottica delle idee che potrebbero esserci mesi dove non fatturi niente e quindi guadagni zero, non hai orari di lavoro e per questo ti ci dedichi ogni minuto perchè è un meccanismo spietato per alcuni punti di vista: se lavori, guadagni; se non ti impegni, non fatturi. Ma ci sono molti aspetti positivi come la gestione degli orari, la totale assenza di monotonia nel lavoro e la possibilità di incontrare tantissime realtà che puoi migliorare. Puoi dedicarti a master e formazione che magari da dipendente non puoi fare per mancanza di tempo o alla divulgazione scientifica. Da libero professionista però devi affidarti ad altri professionisti che diventeranno i tuoi BFF come ad esempio il commercialista, l'assicuratore e il consulente marketing. Ma le soddisfazioni saranno grandi perchè saranno tutte merito tuo.
Per quanto riguarda l'abilitazione, per gli ingegneri c'è l'esame di stato. Puoi avere info sul sito della tua università perchè ogni ateneo ne organizza annualmente.
Mi scuso per essere stata un po' prolissa, ma spero di averti aiutato. Nel caso scrivi ancora