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Esperienze di lavoro di laureati italiani in Ingegneria Biomedica in Italia e all'Estero
By Wakudu
#1130
Buongiorno a tutti ho da poco concluso il mio percorso di studi magistrale in ingegneria biomedica (ramo Bionanotecnologie presso il PoliTO) e sono qui per esporvi i miei dubbi. Ho cominciato a dare uno sguardo a varie offerte di lavoro, ma queste sembrano essere tutte incentrate verso specialista di prodotto o sviluppatore software (che spesso non ha niente a che vedere con la biomedica). Se volessi rimanere nel campo biomedico dovrei per forza cominciare un percorso di dottorato? (sono stato un pò spaventato da persone che già hanno intrapreso questa strada e diciamo che non ne parlano tanto bene). Per quanto mi riguarda a me interessano un sacco gli ambiti di drug delivery, imaging, settore farmaceutico o sviluppo di app/programmi per diagnostica o telemedicina. Le offerte di lavoro invece riguardano solo quei due campi sopracitati oppure sono io che cerco male o imposto male i vari filtri? Che esperienze avete voi a riguardo? Dovrei intraprendere una prima carriera come sviluppatore software e "sperare" che si apra una posizione per me interessante?
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By Ste Pani
#1131
Buongiorno.
Da quel che ho constatato io, al di fuori di ulteriori attività didattiche e parlando del territorio nazionale, è molto difficile riuscire a trovare un'azienda operante nel settore biomedicale che cerchi neolaureati, soprattutto poiché si cercano figure che abbiano già esperienza lavorativa nel settore.

Le alternative quindi sono cercare esperienze altrove per poi sperare di essere presi da aziende biomediche oppure fare esperienze estere e sperare un giorno di poter tornare in Italia.

Ovviamente si possono iniziare di dottorati di ricerca o avere assegni di ricerca presso l'ateneo oppure cercare master di II livello o scuole di specializzazione che una volta frequentate possano dare un miglior contributo nella ricerca specifica del lavoro.

Il problema dell'ingegneria biomedica è che, nonostante la specializzazione, non si è in realtà veramente specializzati per un lavoro specifico in ingegneria biomedica, motivo per cui sono necessarie altre epserienze lavorative o didattiche.
Una possibile alternativa è cercare un'azienda o una mansione che si desidera e iscriversi a singoli corsi che migliorino le conoscenze specifiche su quella mansione, così da ottenere le esperienze cercate dall'azienda... ovviamente sperando che siano in cerca di nuove assunzioni.

Qui probabilmente tutti diranno che si rischia di rimanere troppo tempo imbarcati su degli studi che potrebbero non portare a nulla oppure si rischia di fare dei lavori che in realtà hanno poco a che fare con la biomedica senza mai avvicinarsi alla meta.
È vero, motivo per cui la maggior parte delle persone si accontenta del lavoro che trovano anche se non biomedico. E in ogni caso non è detto che un lavoro al di fuori della biomedica non possa piacere.

In sostanza le strade percorribili sono tante, nessuna veramente semplice e nessuna è la via migliore (dipende dalla persona) ed è possibile che durante questo percorso si scelga invece di cambiare le prospettive pian piano fino a quando non si trova qualcosa che riesce ad accontentare la persona.

Spero qualcun altro dica la sua in merito ma io la vedo bene o male così.

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