- mercoledì 25 marzo 2020, 17:30
#924
Buonasera a tutti, sono una ragazza iscritta al primo anno di ingegneria medica (nella mia università si chiama così ma ancora non ho capito se sia come ing. Biomedica o ing. Clinica). Fortunatamente mi sono imbattuta in questo forum visto che non conosco personalmente nessun laureato in ingegneria biomedica a cui poter chiedere direttamente consiglio. Stando in casa in questi giorni ho deciso di informarmi meglio sul mio futuro percorso universitario: ho letto tante opinioni concordanti sul fatto che la laurea in ingegneria biomedica serva poco e niente visto che si è “di tutto un po’ “ in un certo senso senza essere davvero qualificato a pieno in un determinato ambito. Ho letto che a volte se si deve scegliere tra un laureato in ing. Elettronica e uno in biomedica si preferisce di più il primo perché, pur non avendo studiato magari durante il percorso universitario materie più inerenti alla medicina, è molto più formato in quel settore rispetto a un ing. Biomedico. La questione praticamente è questa: vengo da un liceo scientifico quindi so che vuol dire avere una formazione globale su tanti settori perché il mio liceo puntava proprio su questo e io sinceramente in questo punto della mia vita non voglio più continuare a prepararmi su tanti fronti per poi non essere catalogabile sul settore che mi piace, questo aspetto preferisco lasciarlo al mio interesse personale di cultura generale. Vorrei proseguire con un percorso che possa condurmi a quello che alla fine più mi piacerebbe fare un giorno nel mondo lavorativo, senza il rischio di perdere anni di vita e di studio appresso al concetto di avere “una formazione globale” come si dice tanto per l’ingegnere medico. Il mio specifico interesse, sarà forse dovuto al fatto che mi piacciono tanto i film di fantascienza, è sì utilizzare le applicazioni ingegneristiche in campo medico ma anche quello di lavorare su un settore che si occupa di portare avanti strumenti utili alla diagnosi di problemi del macchinario umano (faccio l’esempio dei sensori biomedici) e quindi strumenti che permettono all'uomo stesso di avere una diagnosi del proprio corpo. Penso ci sarebbe molto da lavorare in questo settore anche in riferimento al campo oncologico e quindi strumenti in grado di diagnosticare in modo anticipato lo sviluppo di un tumore a persone che ad esempio sono geneticamente più favorite. Questo, insomma, per dire che il settore che rispecchia maggiormente i miei interessi è quello che nella mia università è legato alla laurea magistrale in bioingegneria elettronica. Il quadro della situazione sinteticamente dovrebbe essere questo, quindi mi piacerebbe avere dei pareri/consigli a riguardo… Sinceramente non vorrei arrivare un giorno a sentirmi pentita di aver fatto determinate scelte perché, essendo ancora al primo anno, ho ancora la possibilità di cambiare le carte in regola e migliorare il mio futuro. Ho allegato i piani di studi per la laurea triennale e magistrale della mia università. Premetto che sarei disposta in futuro a trasferirmi anche all'estero visto che non si tratta di un settore molto sviluppato qui in Italia...
Grazie!
Grazie!