Ciao Giovanna, se davvero sei interessata alla progettazione di macchinari biomedici, ti consiglierei di orientarti più verso ingegneria elettronica/informatica, discipline più tecniche che ti forniranno le basi necessarie per affrontare la progettazione di macchinari (la parte di interazione con il corpo umano è, dal punto di vista progettuale, veramente irrilevante). Ingegneria biomedica è un corso piu orientato alla gestione/vendita dei macchinari. Saluti.
Caro MrTetris,
in primo luogo ti ringraziamo per la tua risposta perchè ci permette di cogliere le perplessità e le preoccupazioni che la maggior parte degli ingegneri biomedici potrebbero avere un giorno di fronte alla ricerca di un lavoro.
La situazione in Italia è un po' più difficile che in altri paesi, ma questo non dovrebbe demoralizzare o condizionare la scelta del proprio percorsi di studi, che dovrebbe essere dettata dalla propria
passione e predisposizione personale.
Ho avuto modo di confrontarmi con ingegneri informatici e meccatronici per lo sviluppo di sistemi protesici e si, queste persone avevano una maggiore conoscenza tecnica su sviluppo software o meccanica applicata, ma allo stesso tempo è stato difficile unire tutte queste capacità tecniche ( altamente specifiche) in un progetto che richiedesse visione d'insieme (inclusa l'anatomia della mano ed analisi di segnali biomedici non-lineari, non-stazionari e con relativa acquisizione).
Cosa voglio dire con questo esempio? Ma soprattutto dove subentra l'ingegnere biomedico?
Un ingegnere biomedico può specializzarsi nella progettazione di dispositivi medici, e probabilmente non sarà il solo a farlo in azienda, ma verrà inserito in un team dove molto probabilmente ci sarà anche un ingegnere elettronico.
Il design di un dispositivo medico richiede diversi profili, e l'ingegnere biomedico nasce soprattutto dalla necessità di avere un controllo sull'intero processo di produzione, non solo quello di vendita. E solo dalla collaborazione fra le varie figure è possibile creare qualità e prodotti di un certo tipo. Ci saranno ingegnere biomedici che finiranno nel reparto vendite, ma ognuno di noi ha una coscienza e sa quali siano le proprie capacità o attitutidini per un lavoro o per un altro.
Basti pensare allo sviluppo di un esoscheletro per la riabilitazione assistita.
C'è la fase di design della struttura meccanica nella quale non farei mai mancare un ingegnere meccanico, e quella della realizzazione del controllo dove piazzerei un ingegnere dell'automazione o meccatronico. Ma ti assicuro che anche con i migliori ingegneri di questo tipo, probabilmente al primo tentativo verrà fuori un dispositivo scomodo per il paziente, che potrebbe provocare lesioni durante l'utilizzo per una mancata conoscenza (di base) di biomeccanica e di buon senso nell'ambito clinico.
La validazione, questa cosa oscura, verrà fatta da un ingegnere biomedico, che DEVE avere una visione d'insieme proprio per la natura del profilo stesso, cioè un IBRIDO.
Per riassumere:
Sei una persona che rende di più in un ruolo ibrido o altamente interdisciplinare ? Biomedica ti permette di spaziare dalle neuroscienze alla biomeccanica, come dalla bioinformatica alla realizzazione di dispositivi robotici come protesi artificiali. Preferisci un ruolo più specifico e strutturato con un'etichetta riconosciuta ormai dal tempo?
Fai pure l'ingegnere elettronico o informatico, ma aspettati anche di poter fare la gavetta in aziende lontane dal settore biomedicale. Dipende da caso a caso e nessuno può avere la verità assoluta a riguardo perchè col tempo ci si adatta e saranno i nostri interessi personali a creare la figura professionale del nostro futuro.