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Collaboratore tecnico-professionale:Spero di aver risposto alle tue domande!
svolge attivita' prevalentemente tecniche che comportano una autonoma elaborazione di atti preliminari e istruttori dei provvedimenti di competenza dell'unita' operativa in cui e' inserito;
collabora con il personale inserito nella posizione Ds e con i dirigenti nelle attivita' di studio e programmazione.
Le attivita' lavorative del collaboratore tecnico-professionale si svolgono nell'ambito dei settori tecnico, informatico e professionale, secondo le esigenze organizzative e funzionali delle aziende ed enti ed i requisiti culturali e professionali posseduti dal personale interessato.
1) I laureati in ingegneria biomedica/clinica se volessero sostenere l'esame di stato, quale ramo dovrebbero scegliere?I rami per TUTTE le ingegnerie sono solo tre: Industriale, Informazione e Civile-Ambientale.
2) I laureati in ingegneria biomedica/clinica se volessero iscriversi all'albo professionale, cosa dovrebbero fare?È corretto quel che ti hanno detto e hai scritto. Le tappe sono: iscrizione all'Esame di Stato, superamento esame, richiesta di iscrizione all'albo presso l'Ordine provinciale i cui è stato sostenuto l'Esame di Stato.
3) Qualcuno dei laureati in ingegneria biomedica/clinica ha visionato qualche prova del ramo industriale o dell'informazione?La risposta che hai ottenuto non è del tutto corretta ma penso dipenda dall'Università.
Qualcuno che ha superato l'esame di stato può dare qualche consiglio dove o su cosa studiare?
4) Un laureato in ingegneria biomedica/clinica può sostenere l'esame di stato in qualsiasi università italiana? Ho letto che dopo aver superato l'esame di stato, bisogna presentare domanda solo presso l'Ordine degli ingegneri della propria provincia di residenza.Quel che hai letto non è affatto vero in quanto io ad esempio ho sostenuto l'Esame di Stato in una provincia diversa da quella di mia residenza.
Quindi se uno vive in provincia di Milano, deve fare richiesta presso l'Ordine degli ingegneri di Milano, ma l'esame di stato può farlo in qualsiasi università d'Italia?
3) Qualcuno dei laureati in ingegneria biomedica/clinica ha visionato qualche prova del ramo industriale o dell'informazione?La risposta che hai ottenuto non è del tutto corretta ma penso dipenda dall'Università.
Qualcuno che ha superato l'esame di stato può dare qualche consiglio dove o su cosa studiare?
Io ho visto vari temi d'esame dell'Università degli Studi di Cagliari (UniCa) e del Politecnico di Torino (PoliTo) e posso dirti che sono tutti fattibili se sai cosa studiare.
Non so se sia lo stesso in tutte le università, però al PoliTo (in cui ho sostenuto l'esame) è possibile vedere in anticipo chi sono i membri della commissione, compresi i professori biomedici che faranno le loro tracce.
Tali professori sono conosciuti o dalla triennale o dalla magistrale e più o meno si può intuire quali argomenti potranno mettere. Ad esempio se un professore insegna bioelettronica, probabilmente metterà un compito di bioelettronica.
Per cui, il mio consiglio è quello di studiare le materie dei membri della commissione (solo i professori biomedici ovviamente).
Altra cosa interessante, almeno lo è al PoliTo ma suppongo in tutti gli atenei: i membri biomedici sono sempre due e rimangono gli stessi per tutto l'anno accademcio, quindi per due appelli d'esame (se ne fanno solo due all'anno).
Questo significa che al primo semestre sai chi ha fatto l'esame e cosa ha messo, così al secondo capisci cosa potrebbero mettere.
Di solito inoltre i professori si invertono le prove di teoria e pratica: chi ha fatto la pratica al primo appello farà la teoria al secondo e viceversa.
Infine, al PoliTo, è possibile pagare solo una volta l'anno accademico per poter sostenere l'Esame di Stato in tutte due gli appelli. In pratica se non passi il primo appello puoi fare il secondo appello dello stesso anno quasi gratis, mentre se non passi il secondo appello devi per forza pagare per poter sostenere di nuovo l'esame al primo appello.
Quindi un consiglio può essere di andare a "provare" l'esame al primo appello e ritentarlo con più grinta al secondo se non si passa subito. Ultimo consiglio: stressa i professori membri del consiglio! Prima o poi a qualcuno scapperà qualche informazione che potrà esserti utile.
4) Un laureato in ingegneria biomedica/clinica può sostenere l'esame di stato in qualsiasi università italiana? Ho letto che dopo aver superato l'esame di stato, bisogna presentare domanda solo presso l'Ordine degli ingegneri della propria provincia di residenza.Quel che hai letto non è affatto vero in quanto io ad esempio ho sostenuto l'Esame di Stato in una provincia diversa da quella di mia residenza.
Quindi se uno vive in provincia di Milano, deve fare richiesta presso l'Ordine degli ingegneri di Milano, ma l'esame di stato può farlo in qualsiasi università d'Italia?
Non è neanche vero che bisogna sostenere l'Esame di Stato nella provincia in cui ci si è laureati.
Potenzialmente si può sostenere un Esame di Stato in tutti gli atenei che lo permettono, è però consigliato farlo nell'ateneo in cui ci si è laureati solo perché si conoscono meglio i professori che sono membri della commissione.
In alternativa può convenire sostenere l'Esame di Stato in una provincia in cui si pagano meno tasse (per iscirzione all'esame o all'Albo)
Ho una domanda: sai in cosa consiste l'Esame di Stato?Ho visto che si basa su 4 prove:
Tu che ne pensi?Sinceramente non mi è ancora capitata una situazione del genere.
3 scritti (di cui la terza prova un progetto, anche se non ho ben capito in cosa consisterebbe il progetto) + l'oraleLa prova pratica è una sorta di comune esame della materia ma più lungo e in cui dovresti poter utilizzare tutto il materiale cartaceo che vuoi (o almeno, così è al PoliTo)
TI PIACEREBBE COLLABORARE COME MODERATORE ?