- giovedì 13 settembre 2018, 12:20
#671
Buongiorno ragazzi, a ottobre mi laureerò in Ingegneria dell'Informazione ma ho sempre voluto lavorare in ambito biomedico soprattutto nel settore ricerca e sviluppo. Mi ha sempre affascinato l'ingegneria biomedica e le grandiosi innovazioni che può portare sotto ogni punto di vista. Devo valutare la scelta per la magistrale e purtroppo per biomedica ho sempre sentito pareri non bellissimi, come a livello lavorativo per il quale si dice che si finirebbe sicuramente nel commerciale, a fare i venditori o i rappresentanti della strumentazione medica. Non era questo il mio progetto di ingegnere biomedico, ma ciò che mi piacerebbe fare è contribuire in maniera importante alla realizzazione e progettazione di tutte quelle cose che reputo così affascinanti, come appunto organi artificiali, protesi, strumenti innovativi, approfondire la neuroingegneria, ecc... Insomma non voglio essere una rappresentante, io amo la parte quella davvero magica di questo possibile lavoro. Per questo motivo insomma ho un pò paura a intraprendere ingegneria biomedica, perchè non vorrei finire davvero a fare un lavoro che non era quello dei miei sogni, ed inoltre non ho intenzione di andare all'estero. Così ho valutato anche un'altra possibilità: rimanere nella mia città e fare la magistrale in Ingegneria delle telecomunicazioni e delle tecnologie elettroniche per poi prendere eventualmente un master in biomedica o fare qualche corso che possa aiutarmi ad entrare in questo mondo. Ho valutato questa opportunità anche perchè potrei rimanere nella mia città, mentre per fare ingegneria biomedica dovrei spostarmi di tanti km (con tutte le incertezze del caso e del lavoro futuro, preferirei spostarmi solo se ne valesse davvero ma davvero la pena). Così volevo chiedervi, secondo voi, questa è una strada percorribile? Potrei in questo modo, con la laurea in telecomunicazioni ed elettronica, lavorare nell'ambito biomedico? Riservandomi, se non dovessi riuscirci, di spendere comunque la mia laurea per quello che è senza correre il rischio di finire nel commerciale? Oppure, se dovessi prendere questa scelta, mi precluderei definitivamente di lavorare nell'ambito biomedico perchè avrei troppe lacune? Secondo voi, fra le due, qual è la strada migliore? Grazie mille a tutti e un saluto!