- martedì 3 ottobre 2017, 20:10
#550
Salve a tutti, sono uno studente del terzo anno d'ingegneria meccanica che si trova verso la fine di un percorso e che quindi deve seriamente pensare quale magistrale possa essere più adatta per me. Ho studiato ingegneria meccanica senza una vera e propria passione per quest'ultima, forte dell'aver fatto un ottimo liceo scientifico e non avendo al momento della scelta un sogno specifico in un particolare ambito. Durante gli studi mi sono accorto che il settore medico forse avrebbe più fatto al caso mio in quanto il "calore" del lavorare per curare le persone, impegnandomi per il benessere di coloro che si trovano in difficoltà, rispetto al "freddo" delle macchine industriali alle quali l'ingegnere dedica il suo tempo, si addice di più alla mia persona.Avevo pensato quindi per la scelta della magistrale di iscrivermi a biomedica che forse è l'ingegneria che più si avvicina alle mie aspettative, come progettare una protesi, un organo artificiale o un apparecchiatura che possa salvare la vita di una persona, penso sia forse il sogno di qualunque ingegnerie biomedico. Ho letto sulla descrizione del politecnico di Milano diverse belle parole, del tipo "studio di protesi ed organi artificiali, sintesi di nuovi farmaci, ingegnerizzazione di nuovo materiali ...". Vorrei quindi chiedere a coloro che hanno più esperienza di me se queste parole rimangono sulla carta o sono poi effettivamente delle applicazioni possibili, cioè studiando Ingegneria Biomedica al politecnico di Milano (che dovrebbe essere tra i migliori atenei in Italia), un giorno mi troverò a progettare ad esempio un cuore artificiale o a lavorare con un team di altri ingegneri e medici per migliorare certe applicazioni di protesi o sistemi biomedici ? o è tutto un insieme solo di belle parole e non mi converrebbe levarmi dalla mia branca ? Grazie in anticipo per l'attenzione